Chiesa e Regno di Dio: per recuperare il senso dell’orientamento
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Abstract
È un luogo comune parlare oggi di smarrimento. Il sogno del progresso, che ha alimentato i traguardi della società industriale e poi di quella tecnologica, ha lasciato spazio a una devastazione dell’uomo pari alla devastazione del pianeta, sempre più sfigurato e ostile a chi ha preteso di dominarlo. L’esito della modernità è certamente la perdita di ogni certezza: l’Übermensch che può fare a meno di Dio e non ha bisogno di dogmi e di chiese, ha sfidato il limite, è uscito in mare aperto con la sua piccola barca e si è trovato solo, nella sfida inutile di fare il giro del mondo e ritrovarsi al punto di partenza, sempre con le stesse domande e con un vuoto di senso più vasto del mare che ha solcato. […] Una situazione del genere pone alla Chiesa una sfida decisiva: che ne sia richiesta o meno, la comunità di salvezza, se è tale, deve poter indicare o, più umilmente, deve sapere dove andare e porsi in cammino, in un rinnovato esodo verso la piena e definitiva comunione con Dio, compimento della storia. Come a dire che la situazione presente costituisce un’opportunità straordinaria – un kairos – per realizzare una presenza significante dei credenti nel mondo odierno, bisognoso di Vangelo non meno dei tempi passati.
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