Servi del discernimento nella Chiesa comunione

Abstract

Il cammino sinodale che la Chiesa sta vivendo rimette a tema, sotto una potente lente di ingrandimento, una parola e una prassi antica, ma densa di novità e prospettive per il futuro della Chiesa stessa: il discernimento. A questo proposito ci si chiede: quali sono gli aspetti più significativi del discernimento spirituale e vocazionale, che possono alimentare un agire ecclesiale capace di vivere e praticare il discernimento pastorale e comunitario? La riflessione tocca alcuni ambiti cruciali nella vita personale e delle comunità cristiane: cogliere con rispetto la totalità della persona umana nel suo “mistero”; leggere con coraggio e verità la realtà personale e comunitaria per dare un nome a paure e resistenze; recuperare un atteggiamento di attesa fiduciosa del futuro, oggi percepito più come minaccia che come promessa. L’icona evangelica che riassume il senso di questa proposta è il racconto della lavanda dei piedi (cfr. Gv 13,1-15). Siamo servi della vocazione nella misura in cui diventiamo servi della comunione.

The Synod path that the Church is living strongly puts in focus an ancient word and ancient praxis, which is full of novelties and perspectives for the future of the Church itself: discernment. In this regard a question arises: what are the most important characteristics of the spiritual and vocational discernment, in order to promote pastoral and community discernment in Church’s mission? The reflection examines some key aspects in the life both of the Christian and Christian communities: understanding with respect the human person as a “mystery”; reading with courage and truth both personal and community reality so as to identify fears and resistances; restoring confidence in the future, which is today perceived as more a menace than a promise. The Evangelical icon which portrays this proposal is the one of foot washing (cfr. Jn 13,1-15). We are vocation servants in so far as we are communion servants.