L’uomo e il tempo. Heidegger e la teologia
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Abstract
Essere e tempo è il capolavoro che lo imporrà all’attenzione del mondo filosofico e quello della cultura: Ma se il lettore di quest’opera ricorderà che, cinque anni prima della sua pubblicazione, Heidegger aveva tenuto un corso sulle Confessiones di Agostino, il pensiero gli andrà immediatamente a un commentario al libro XI, che tratta la questione del tempo e offre un contributo per la comprensione dell’esistenza umana. in effetti, quindici secoli dopo il trattato agostiniano, il tempo diventa di nuovo la misura dell’autocomprensione dell’uomo, in quanto la vita della coscienza come storicità implica sempre un concetto di temporalità irriducibile al concetto di tempo delle scienze fisiche. Agostino è senza dubbio una presenza costante e documentabile nel cammino che Heidegger percorre dai primi corsi friburghesi fino a Essere e tempo, nella progressiva elaborazione di quell’analitica ontologico-esistenziale, che mira a riproporre il problema dimenticato sul senso temporale dell’essere. Nella nostra ricerca, l’interpretazione heideggeriana di agostino, rivela la continuità dell’approccio ermeneutico e antropologico nei due pensatori, mentre l’interpretazione originaria della temporalità vuole affermarsi come esser-ci o nel rapporto costitutivo all’essere.
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