La vita eremitica nella chiesa e nel suo diritto

Abstract

L’eremitismo è presente nella Chiesa almeno dalla metà del III secolo. Fino alla promulgazione del nuovo Codice di diritto canonico, tuttavia, la legge della Chiesa non trattava della vita eremitica. Solo gli Ordini religiosi monastici si occupavano degli eremiti all’interno delle loro legislazioni propri. Costituisce pertanto un fatto nuovo il formale riconoscimento giuridico della vita eremitica. Il canone 603 del nuovo Codice rappresenta in tal senso una vera innovazione. Nel primo paragrafo il Legislatore presenta le caratteristiche dell’eremita: rigorosamente separato dal mondo, immerso nel silenzio e nella solitudine, dedito alla lode di Dio e alla salvezza del mondo con la preghiera e la penitenza. Il secondo paragrafo enumera, invece, le condizioni necessarie al riconoscimento giuridico dell’eremita quale persona dedicata a Dio nella vita consacrata. L’articolo intende approfondire il percorso che ha portato a questo importante riconoscimento canonico e considerarne le conseguenze nella vita ecclesiale.

Hermitism is present in the Church at least since the middle of the third century. Until the promulgation of the new Code of Canon Law, however, the law of the Church did not deal with the hermitic life. Only some monastic religious Orders were concerned with the hermits within their own laws. It constitutes, therefore, a new fact the formal juridical recognition of the hermit life. The Canon 603 of the new Code represents a true innovation in this regard. In the first paragraph, the Legislator illustrates the characteristics of the Hermit: strictly separated from the world, immersed in silence and solitude, dedicated to the praise of God and to the salvation of the world with prayer and penance. The second paragraph, however, enumerates the conditions necessary for the juridical recognition of the Hermit as a person devoted to God in consecrated life. The article intends to deepen the path that has led to this important canonical recognition and to consider its consequences in ecclesial life.