Conoscenza e teologia nella Chiesa

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Alberta Maria Putti

Abstract

Riflettere, pensare e dedurre logicamente definizioni e risultati è un percorso della conoscenza che è proprio di chi nello studio e nella ricerca si spinge per la stima delle verità e della Verità stessa. Il principio che muove questo processo va riconosciuto nella chiarezza dei contesti e delle idee che, avvertite nell’orizzonte pre-comprensivo, vengono istruite in ambiti interpretativi ed ermeneutici. Si parte cioè da una intuizione, che può essere distinta come l’origine di un atto estetico il quale “tanto intuisce, quanto esprime”, fino a diventare un’espressione dello spirito che ha colto idee e sensazioni in un unico possesso intuitivo, e che deve passare dall’ambito fantastico della conoscenza a quello logico, scandagliato nelle differenze dell’argomentare. […] Quando le intuizioni, maturate nell’esperienza ecclesiale e nella ricerca, sono sviluppate e perfezionate nella condivisione e nella convergenza teologica, il lavoro teologico giunge ad un compimento. In tal modo conoscenza e ricerca rendono vitale la funzione del teologo, interprete nel riconoscimento e nell’accoglienza delle verità da credere e da proporre.

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Fascicolo

Sezione

Miscellanea

Come citare

Conoscenza e teologia nella Chiesa. (2012). Theologica Leoniana, 1, 55-61. https://doi.org/10.5281/zenodo.13765226