Il Collegio Leoniano di Anagni durante i pontificati di Leone XIII e san Pio X
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Abstract
Come si sa, arriva a compimento con papa Pecci, in particolare con l’enciclica Aeterni Patris, che «prescriveva l’insegnamento della filosofia di san Tommaso nelle scuole cattoliche e indicava le linee di una rinascita tomista», il movimento di rinascita del tomismo. Non tutti nella Chiesa, e neanche tra i gesuiti, erano favorevoli a tale rinascita. Le divisioni che c’erano nella Compagnia le ritroviamo anche nella comunità di Anagni. nel marzo 1911 un docente del Leoniano inviò una lettera a monsignor Vincenzo Sardi, fratello di Antonio, all’epoca vescovo di Anagni, con accuse contro altri professori suoi colleghi. Nel mese seguente Sardi la trasmise al pontefice. Poco prima di morire Pio X e il cardinale Gaetano De Lai, segretario della Congregazione concistoriale che con la riforma della Curia romana del 1908 aveva assunto le competenze anche sui seminari, ordinarono l’allontanamento dal Leoniano di Anagni degli accusati. Nel 1908, in seguito alla riforma dei seminari voluta da papa Sarto, il Leoniano divenne Pontificio Seminario Regionale per la Romana meridionale o Campagna romana, attuale Lazio sud. Già in un precedente articolo ho sottolineato che il Leoniano di Anagni fu il primo Pontificio Seminario Regionale insieme a quello pugliese di Lecce (che però dopo pochi anni fu trasferito a Molfetta). Tutti gli altri seminari regionali furono aperti negli anni successivi. Il Leoniano di Anagni è l’unico ad essere ancora oggi, nel 2016, Seminario Regionale. Nel 1915 (anno in cui molti seminaristi e sacerdoti diocesani e religiosi furono chiamati alle armi) Benedetto XV istituì la Congregazione dei seminari e delle università degli studi, togliendo i seminari dal controllo della Concistoriale di De Lai. Prefetto del nuovo dicastero fu nominato il verolano cardinale Gaetano Bisleti, che da sacerdote del clero della diocesi di Veroli aveva partecipato al primo corso di esercizi spirituali predicati al Leoniano nel settembre 1898 da padre Vincenzo Remer. In quello stesso 1915 (e non nel 1913, data finora comunemente proposta) anche i sei cardinali vescovi suburbicari scelsero il Leoniano di Anagni come loro Pontificio Seminario Maggiore Regionale Interdiocesano, come dichiarano espressamente nelle relazioni ad limina presentate l’anno seguente i vescovi suburbicari di Palestrina e di Sabina. Il cardinale Vincenzo Vannutelli (vescovo di Palestrina dal 1900 al 1930) afferma infatti che dall’anno scolastico 1915-1916 era stata soppressa la teologia e la filosofia nel seminario di Palestrina e che i suoi seminaristi dovevano essere inviati, su indicazione di Benedetto XV, al Collegio Leoniano di Anagni. Papa della Chiesa, con il motu proprio Cum salutare del 22 agosto 1919, come si vedrà meglio in un nostro ulteriore studio, assegnò alle diocesi suburbicarie sei borse di studio nel seminario maggiore anagnino. Proprio in tale documento pontificio c’è la data errata del 1913, dovuta al fatto che il Leoniano di Anagni è stato confuso con il Leoniano di Roma, che proprio in quella data cessò di essere seminario. Dal 20 al 22 settembre 1922, sotto il successore Pio XI, il Leoniano celebrò solennemente il XXV anniversario della sua fondazione con la presenza del prefetto della Congregazione dei seminari e delle università degli studi.
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