La nascita della Commissione Teologica Internazionale

Contenuto principale dell'articolo

Emanuele Avallone

Abstract

Il ruolo dei teologi , soprattutto quello dei membri della Commissione Teologica Internazionale, non è quello di ripetere o commentare gli insegnamenti del Magistero, secondo lo schema classico sotto Pio XII, ma di presentare suggerimenti che rispondano ai perché e ai come della fede. […] Paolo VI, presenziando nella Cappella Matilde la semplice cerimonia di apertura del primo raduno del 1969, dopo un accenno alla potestà di Magistero, soggiunse: «Chi lo rifiuta, o chi lo impugna attenta alla Chiesa unica e vera; indebolisce la sua virtù apostolica, favorisce non già l’integrazione ecumenica nella verità e nella carità, ma piuttosto la dispersione del gregge di Cristo, e contrae perciò grave debito verso le anime che hanno, ovvero che cercano la fede, e incontra responsabilità davanti al giudizio di Dio». Nell’esercizio di tale potere, il papa, non solo non intende prescindere dalla riflessione teologica, ma la considera una funzione vitale, intrinseca, necessaria del magistero ecclesiastico. Di qui la sua stima per i teologi e la sua fiducia sia nello studio della fede, sia nella ricerca di ogni cognizione che ne rende più esatta, più ampia, più divulgabile la comprensione.

##plugins.themes.bootstrap3.displayStats.downloads##

##plugins.themes.bootstrap3.displayStats.noStats##

Dettagli dell'articolo

Fascicolo

Sezione

Miscellanea

Come citare

La nascita della Commissione Teologica Internazionale. (2015). Theologica Leoniana, 4, 131-146. https://doi.org/10.5281/zenodo.13765805