La persona umana nella teologia di Karl Barth

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Alberta Maria Putti

Abstract

Attraverso i testi di Karl Barth, si coglie con chiarezza come la sua visione dell’uomo raggiunga l’apice nella comprensione di Cristo, che è la figura centrale di tutti i suoi studi teologici. nell’approccio all’antropologia teologica di Barth, è fondamentale tener presente che il suo studio fosse rivolto anzitutto ai cristiani: solo così infatti diventa chiaro lo stretto rapporto uomo-Dio che ritorna come una costante del suo pensare. La conoscenza di Dio è alla base della realtà da lui approfondita per cui la sua teologia va man mano esaminando la Rivelazione divina. L’uomo pertanto conosce Dio mentre sta dinanzi a lui, in quanto Dio resta per lui un altro, distinto da Lui con il quale è in relazione. La natura umana di Gesù Cristo è la sola rivelazione di Dio data all’uomo che Barth accetti: non ritiene che lo si possa conoscere attraverso altro, perché il peccato originale l’impedisce. Cristo, infatti, è l’unica sorgente della luce, perché l’uomo conosca sia Dio che se stesso: la persona umana è, perciò, conosciuta e definita in questo chiaroscuro ottenuto sempre dal confronto con la figura di Cristo.

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Fascicolo

Sezione

Miscellanea

Come citare

La persona umana nella teologia di Karl Barth. (2015). Theologica Leoniana, 4, 105-121. https://doi.org/10.5281/zenodo.13765797