Dio e l’uomo. La teologia di fronte alla crisi ecologica

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Wasim Salman

Abstract

Una teologia dell’ambiente diventa sempre più urgente di fronte all’aumento continuo dei livelli generali di inquinamento. Se la storia testimonia la scomparsa di molte civiltà per lo sfruttamento abusivo delle risorse naturali, da una trentina di anni si è in imbarazzo per i rischi che minacciano la vita e che mettono in causa la pretesa scientifica di potere migliorare le condizioni di vita. Ecco perché gli esperti si rendono conto della rilevanza della crisi ecologica; per cui occorre un cambiamento del nostro atteggiamento verso la natura dal punto di vista tecnico, politico ed etico. […] Di fronte alla possibilità di un disastro ambientale di carattere globale, una teologia della creazione diventa sempre più urgente per dare un fondamento radicale alla nostra fiducia nel futuro, nella vita e nell’essere. Per la prima volta, sottolinea Claude Geffré, «l’umanità è consapevole che il suo destino è nelle sue mani». In effetti, a causa del nuovo dominio scientifico e tecnologico sulla persona umana, la sopravvivenza stessa della specie umana è in pericolo. nell’età della globalizzazione, vi è bisogno di una etica universale, che si ispiri alle fonti morali delle grandi tradizioni religiose e ai contributi dell’etica secolare. Questa esigenza di azione collettiva, che comprende i cristiani e i membri delle altre tradizioni religiose, non sembra essere sviluppata bene nell’opera di Moltmann, che si concentra troppo sulla teologia cristiana, nonostante l’universalità della crisi. Sotto l’influsso dell’ideologia moderna del progresso, alcuni teologi cristiani hanno tentato di reinterpretare i primi capitoli della genesi con una chiave di lettura molto antropocentrica a discapito della natura. Ma l’uomo del terzo millennio è chiamato a scoprire il segreto della saggezza sabatica, cioè, oltre la vertigine di una attività demiurgica: deve scoprire il valore del silenzio, della lode e dello stupore davanti alla creazione. La comunione con Dio e la comunione con la natura mettono le basi di una nuova teologia della shekinah caratterizzata dalle rappresentazioni escatologiche, che aprono l’orizzonte di questa terra alla promessa reale della terra nuova. Ma siamo davvero pronti a essere giudicati, non solo alla luce della nostra missione sociale ed evangelica, ma anche alla luce della nostra responsabilità ecologica?

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Fascicolo

Sezione

Miscellanea

Come citare

Dio e l’uomo. La teologia di fronte alla crisi ecologica. (2015). Theologica Leoniana, 4, 79-88. https://doi.org/10.5281/zenodo.13765784