La fatica di credere al limitare delle epoche

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Armando Matteo

Abstract

Come andare oggi incontro alla fatica di credere? Il terreno di incontro per questo lavoro dovrebbe essere il riconoscimento che oggi vi sia pure una fatica di vivere: quella fatica che si palesa nel feriale districarsi tra le tante opportunità che ci sono offerte e le mille tragedie di ogni giorno, tra le numerosissime possibilità a nostra disposizione e la fatica di arrivare a sera con un minimo di serenità, tra le cento vite che non abbiamo ancora vissuto e che titillano di continuo il nostro cuore e quell’unica nostra storia di vita dove non sempre i capitoli seguono un’auspicabile trama lineare e sensata. e penso che la proposta teologica di C. Theobald sul cristianesimo come stile abbia più di un punto a suo favore: partire da dove tutto è cominciato, dall’incontro con Gesù, in cui è brillato un altrimenti umano pienamente compiuto, che si offre quale promessa di riconciliazione del desiderio di vita buona a chiunque lo incontri. […] Si deve, allora, riscoprire la forza magnetica di Gesù, la provocazione inscritta nella sua infinita contentezza di esistere, che diventa premessa perché ciascuno possa riconciliarsi con la vita: non si lotta mai contro la vita, nemmeno per paura della morte. Nell’orizzonte futuro delle nostre comunità, amo immaginare adulti contenti di essere adulti e credenti, perché afferrati dalla felice misura umana di Gesù, il quale ci ha narrato di un paradiso in cui c’è posto per ciascuno, un paradiso che sostiene/alleggerisce la nostra fatica di vivere.

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Fascicolo

Sezione

Atti del forum interdisciplinare

Come citare

La fatica di credere al limitare delle epoche. (2012). Theologica Leoniana, 1, 27-35. https://doi.org/10.5281/zenodo.13764662