Dialogo islamo-cristiano. Legami di ospitalità, pace e fraternità per una teologia dal Mediterraneo
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Abstract
Lo spazio del Mare Mediterraneo testimonia la storia lunga (e spesso più complessa di alcune diffuse ricostruzioni ideologiche) degli incontri/scontri tra le culture islamiche e cristiane. Oggi il dialogo interreligioso dovrebbe costituire l’essenza stessa dell’essere cristiano, ancor più quindi della sua teologia. La realtà del Mediterraneo chiede alle teologie dei popoli che si affacciano su di esso di fare di questo mare – che è ponte tra territori, popoli e religioni – un «luogo teologico», secondo il metodo proposto dalla «Rete Teologica Mediterranea» (Réseau Théologique Méditerranéen), qui presentato intorno alle tre categorie chiave di «ascolto», «accoglienza» e «accettazione».
The space of the Mediterranean Sea bears witness to the long history (and often more complex than some widespread ideological reconstructions) of encounters/clashes between Islamic and Christian cultures. Today, interreligious dialogue should constitute the very essence of being Christian, even more so of its theology. The reality of the Mediterranean calls for the theologies of the peoples bordering it to make this sea – which is a bridge between territories, peoples and religions – a «theological place», according to the method proposed by the «Mediterranean Theological Network» (Réseau Théologique Méditerranéen), presented here around the three key categories of «listening», «welcoming» and «acceptance».
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