«Una parola ha detto Dio, due ne ho udite» (Sal 62,12). La novità del Vangelo e la sfida linguistica in 1Tessalonicesi

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Carlo Lembo

Abstract

Nel panorama degli scritti neotestamentari la 1Tessalonicesi assume un ruolo di primaria importanza nel processo di costruzione di un linguaggio adeguato alla novità del Vangelo. Volendo mettere per iscritto il kerygma annunciato a Tessalonica relativamente ad alcune questioni particolari vissute dalla comunità e dovendo, contestualmente, confrontarsi con destinatari per la gran parte di estrazione etnico-cristiana, Paolo si cimenta in un’operazione complessa e articolata sul piano linguistico, impegnandosi a riprendere, ridefinire e introdurre termini in relazione alla capacità di comprensione dei destinatari dello scritto e alla necessità di comunicare il messaggio che ne è al centro. Esito di questo sforzo è la stesura di una lettera, primo scritto del Nuovo Testamento, nella quale viene utilizzato un vocabolario che è ad un tempo patrimonio dei destinatari e espressione della novità di quel Vangelo di cui l’apostolo è testimone indiscusso.


In the panorama of New Testament writings, the 1Thessalonians assumes a central role in creating a language appropriate to the novelty of the Gospel. In this epistle, the first writing of the New Testament, Paul must take into account two elements: he writes down the kerygma announced in Thessalonica in relation to some particular issues experienced by the community and has to deal with addresses mostly of ethnic-Christian extraction. For these reasons Paul takes on an important linguistic challenge, committing to resume, redefine and introduce words in relation to the addressees’ understanding and to the message that the epistle intends communicating. This attempt allows Paul to compose a letter in which the vocabulary is both the heritage of the Thessalonians and the expression of the novelty of that Gospel of which the apostle is the undisputed witness.

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Miscellanea

Come citare

«Una parola ha detto Dio, due ne ho udite» (Sal 62,12). La novità del Vangelo e la sfida linguistica in 1Tessalonicesi. (2023). Theologica Leoniana, 12, 143-158. https://doi.org/10.5281/zenodo.13822939