Alcuni rilievi sulla vexata quaestio dell’immagine di F(RATE)R FRA(N)CISCV al Sacro Speco di Subiaco

Abstract

L’articolo intende ridiscutere l’immagine dipinta di F[RATE]R FRA[N]CISCV nella Cappella di S. Gregorio al Sacro Speco e l’epigrafe metrica sottostante la raffigurazione — presente nella medesima Cappella — di papa Gregorio IX quando era ancora Ugolino cardinale vescovo di Ostia. Lo fa sulla base di una attenta rilettura di elementi topografici, iconografici, storico-cronologici e linguistici, a volte del tutto inediti, e soprattutto dell’interpretazione iconologica di Francesco d’Assisi come un “secondo” Giobbe e di papa Gregorio IX come un “secondo” san Gregorio Magno. Da tale disamina emerge, da una parte, la non riconducibilità dell’epigrafe all’immagine di Francesco d’Assisi e viceversa, e, dall’altra, che l’immagine di Francesco (sia stato o meno, personalmente, allo Speco, prima o dopo il 1224) restituisce comunque la mens di papa Gregorio IX e del suo entourage.

The article intends to re-discuss the painted image of F[RATE]R FRA[N]CISCV in the Chapel of S. Gregorio to the Sacro Speco monastery and the metric epigraph underlying the depiction – present in the same Chapel – of Pope Gregory IX when he was still Ugolino cardinal bishop of Ostia. It does so on the basis of a careful rereading of topographical, iconographic, historicalchronological and linguistic elements, sometimes completely unpublished, and above all of the iconological interpretation of Francis of Assisi as a “second” Job and of Pope Gregory IX as a “according to” Saint Gregory the Great. From this examination emerges, on the one hand, the non-attributable nature of the epigraph to the image of Francis of Assisi and vice versa, and, on the other, that the image of Francis (whether or not he was personally at the Speco, before or after 1224) still returns the mens of Pope Gregory IX and his entourage.