Diventare figlio/figlia di Dio per il battesimo o esserlo per creazione?

Abstract

Il contributo approfondisce la tensione tra filiazione divina per creazione e filiazione divina per mezzo del battesimo. Per uscire dalle posizioni estreme che accentuano unilateralmente l’aspetto creazionale o l’aspetto battesimale, riprendiamo la prospettiva dell’antropologia teologica postconciliare che si incentra sull’idea della (pre)destinazione o predisposizione alla vita filiale nel Figlio. Si pone la domanda: chi è la creatura predestinata o predisposta alla filiazione divina per grazia? La nostra risposta è che per poter diventare figli/figlie di Dio per grazia, dobbiamo già esserlo per creazione. Questa tesi viene appoggiata dall’analogia della filiazione umana nella quale si distingue tra il fatto della generazione e la relazione filiale nella storia con i genitori. Dal punto di vista teologico, la storia della salvezza può essere interpretata in chiave filiale: come storia di defilializzazione (peccato) e di refilializzazione nel Figlio (mistero pasquale).

The present contribution explores the tension between divine filiation by creation and divine filiation through baptism. In order to move away from the extreme positions that unilaterally accentuate either filiation by creation or filiation by baptism, I propose a perspective based on post-conciliar theological anthropology which focuses on the idea of (pre-)destination or predisposition to filial life in the Son. The question is then: who is the creature predestined or predisposed to divine filiation by grace? My answer is that in order to become sons/daughters of God by grace, we must already be so by creation. This thesis is supported by the analogy of human filiation in which a distinction is made between the fact of generation and the historical filial relationship with parents. From a theological point of view, salvation history can be interpreted filially as a history of defilialisation (sin) and refilialisation in the Son (Paschal Mystery).