L’opportunità dei ministeri istituiti per un nuovo volto di Chiesa. Alcune riflessioni sulle pratiche
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Abstract
L’istituzione del ministero del/la catechista (Antiquum ministerium) e la modifica canonica che riconosce alle donne l’accesso al ministero della lettrice e dell’accolita (Spiritus Domini), rappresentano un possibile inizio del ripensamento dell’intera teologia dei ministeri e, probabilmente, uno snodo fondamentale per una nuova fase della recezione del magistero del Concilio Vaticano II relativamente alla Chiesa e alla sia missione, in particolare per quanto riguardano le questioni di genere e del ruolo del cosiddetto «laicato». Vengono poi analizzati i rischi e le potenzialità di tre possibili diversi modi di declinare la prassi e la formazione di questi ministeri: rigidi o adattabili; stabili o mobili; stipendiati o volontari.
The institution of the ministry of the catechist (Antiquum ministerium) and the canonical change that grants women access to the ministry of lector and acolyte (Spiritus Domini), represent a possible beginning of the rethinking of the entire theology of ministries and probably a fundamental juncture for a new phase in the reception of the magisterium of the Second Vatican Council in relation to the Church and its mission, especially with regard to gender issues and the role of the so-called “laity”. The risks and potentialities of three possible different ways of declining the practice and formation of these ministries are then analysed: rigid or adaptable; stable or mobile; paid or volunteers.
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